Se guardiamo all’Equinozio d’Autunno come al momento in cui le energie solari sono in fase di decrescita, possiamo dire che è il periodo in cui c’è una spinta verso l’introspezione.  Di conseguenza, il Sole di questo Equinozio, che si trova in casa 11^, parla di progetti dell’IO, rivolti ad un miglioramento personale  nelle relazioni, che è tempo di interiorizzare. Detto così è alquanto semplice, il Sole è in aspetto di bi – quintile con Urano e sappiamo tutti che Urano è una spinta al miglioramento. L’aspetto di  bi – quintile però, è un aspetto molto in sordina, che si avverte solo con tenendo le antenne ben dritte. E poiché è l’unico aspetto di questo Sole, oltre ad una larga congiunzione con Marte, significa che l’energia solare bilancina, viene interiorizzata in via di miglioramento, solo se abbiamo il sentire adatto. Forse dovrei dire se siamo nella giusta sintonia. Sappiamo che questo è il periodo dei progetti in gestazione, è il tempo della semina, dei remi tirati in barca in attesa di stabilire la nuova meta. L’Eroe arietino ha concluso il viaggio, si ritira per riposarsi e progettare il nuovo obiettivo. La natura infatti si riposa e si rigenera. Simbolicamente siamo chiamati a questo, alla selezione dei nuovi semi da far crescere. Dico simbolicamente perché è chiaro che non si tratta di piante ma di noi stessi. Ci viene richiesto di guardarci dentro e di scegliere cosa vogliamo nutrire e cosa invece non vogliamo più. La scelta, è arcinoto,  è l’argomento chiave per il segno della Bilancia. Queste scelte vanno fatte in linea con i nostri ideali (casa 11^), quelli per i quali abbiamo combattuto (Marte), solo così sarà possibile il miglioramento di relazione con gli altri, l’esterno (VII^ ). Noi siamo i nostri ideali e in essi troviamo la strada dell’armonia e dell’evoluzione. Guardiamoci bene dentro e senza timore, liberiamoci dai condizionamenti esterni che non ci permettono una crescita armoniosa. Quale è il rapporto che abbiamo con noi? Abbiamo trovato un equilibrio? Quanto abbiamo ancora da armonizzare che si ripercuote sulle relazioni? A queste domande sarà necessario dare una risposta. Perché mentre il Sole è stimolato da questo sottile miglioramento ed è in fase di adattamento e di resa, la Luna in Cancro in 9^ casa parla ancora di conflitti emotivi non risolti, che si dovranno elaborare. È una Luna potente,  che evoca antiche memorie karmiche (congiunta al Nodo Nord) da rivedere, chiarire e trasformare. Rivedere obbligatoriamente per l’opposizione di Saturno e di Plutone, rispettivamente signori del Karma personale e collettivo. La loro congiunzione in Capricorno segna questa epoca profondamente, a ribadire inequivocabilmente che questi tempi richiedono un confronto tra ognuno di noi e il collettivo. Alla trasformazione ci pensa il bel trigono con Nettuno, mentre il quadrato con Venere e Mercurio ci obbliga a chiarire se quello che desideriamo ci fa stare bene o male, insomma a verificare se e dove siamo ancora duri a capire e non siamo gratificati. Attraverso queste trasformazioni personali, ci risulta più chiaro il quadrato tra Giove e Nettuno, che dura ormai da mesi, la cui domanda è sempre la stessa: “ci credi davvero in quello che fai”, e ancora “fai quello che dici?”. I due pianeti in questione hanno a che fare con l’espansione, la crescita e la trasformazione. In poche parole quanto abbiamo accresciuto, Giove, deve passare al vaglio della visione nettuniana di evoluzione. Banalmente ogni progetto e ogni ideale per il quale abbiamo operato finora sarà visto nel suo possibile scopo; se ho costruito un barca, è tempo di vararla , non posso più ammirarla ferma nel porto. Siamo nel tempo giusto per affrontare quei nuovi orizzonti, che permettano alla nostra evoluzione di verificarsi. Nell’Equinozio questo aspetto è preciso al grado, ma è il passaggio finale, i giochi sono fatti o stiamo lasciando il porto o abbiamo dovuto arrenderci al fatto che la barca non è in grado di navigare. Seguire la richiesta del Sole in esilio è la strada migliore che possiamo percorrere per essere in linea con queste energie. Intendo dire che il direttore d’orchestra è il Sole ed è lui a scandire il ritmo con cui è bene operare. Allora ci possiamo avvalere delle prove da affrontare che la Luna ci rammenta e ci ripropone, vedendole come materie di studio su cui mettere il necessario impegno per stare nel giusto ritmo, quello che prevede come meta il raggiungimento di una coscienza di noi  equilibrata ed armoniosa. E, nella nostra  condizione terrestre, purtroppo, l’armonia può solo scaturire dalla unione dei contrari. Questi non vanno più considerati come opposti ed antagonisti ma come poli di un sano confronto per la crescita dell’IO solare, diversamente troppo chiuso nell’interesse di sé stesso.

Maria Filippone, 20 Settembre 2019  –  mariafil@libero.it