Immagini di grande fioritura emotiva percorrono i due segni Cancro e Leone, rispettivamente sedi della Luna e del Sole, i due luminari che determinano lo svolgersi del tempo terrestre, il dipanarsi in questa nostra dimensione tridimensionale e materica di tutto ciò che esiste in potenzialità nell’invisibile mondo delle Idee.
Sole e Luna sono le due lancette dell’orologio-Zodiaco. Il Sole rappresenta la lancetta delle ore che si muove di un moto costante nello svolgersi delle stagioni e che si sposta di un segno al mese. La Luna rappresenta invece la lancetta dei minuti e attraverso le fasi lunari, strettamente collegate al moto di rotazione e rivoluzione terrestre,  produce la diversificazione delle forme viventi. I due luminari agiscono in simbiosi con la Terra e rappresentano, con ogni evidenza, l’evoluzione di ciò che entra nella densità terrena quando assume una fisicità e una tangibile consistenza.
Mosaico Sole Luna
Nella Ruota Zodiacale dei dodici segni, elaborata da una cultura che abitava la fascia temperata del Mediterraneo, Sole e Luna trovano la loro sede di ‘domicilio’ nei due segni rappresentativi del periodo estivo che inizia con il solstizio del 21 giugno, quando il Sole entra in Cancro segno governato dalla Luna. La stagione estiva prosegue poi con il Sole che passa in Leone dove l’astro solare vi si trova perfettamente suo agio, è nel suo regno poiché proprio dal Sole il segno del Leone è governato. È il solleone di luglio!!
L’entrata del Sole in Cancro il 21 giugno dà inizio alla stagione calda, il solstizio d’estate determina il giorno più lungo dell’anno e la notte più breve. Questo momento veniva festeggiato dalle antiche culture come un momento davvero magico, tradizione che è giunta fino a noi e proposta in chiave moderna dalla Festa di San Giovanni che cade al 24 giugno. Dal 21 al 24 giugno vi è la grande possibilità di connessione o meglio, di riconnessione, tra il Cielo e la Terra, tra le Entità che vivono nel mondo delle Idee e della Luce con noi entità terrene e con gli Elementali di Terra, esseri invisibili che rappresentano gli Spiriti di Natura. La parola ‘sol-stizio’ significa ‘il sole sta’ e, infatti, astronomicamente in questi tre giorni considerati magici dagli antichi, il Sole permane nella stessa declinazione, la massima di tutto l’arco dell’anno, e dal 24 giugno in poi inizia ad avere una declinazione sempre più bassa, pian piano accorcia il tempo diurno allungando quello notturno. Le notti e i giorni non sono quindi altro che la manifestazione visibile della stretta comunanza e il costante dialogo tra la Terra Madre e il Sole, grande Archetipo Solare che rappresenta il Padre Celeste.

Perché questo evento solstiziale benché sia legato al percorso solare e quindi all’Archetipo Maschile avviene in concomitanza con il Sole che entra in Cancro, segno prettamente femminile?

La risposta è da ricercarsi negli antichi tempi quando le acque sotterranee della Terra venivano ritenute ‘misteriche’, portatrici di preziose informazioni, incanalate e canalizzate dalle Sibille che le trasformavano in suggestivi messaggi verbali che si prestavano a svariate interpretazioni. Ogni Sibilla era ubicata in un luogo altamente energetico considerato un omphalos, un ombelico del mondo e, a stretto contatto con una fonte, da lì ella vaticinava abbandonandosi e lasciandosi ispirare dalla Luce. In quell’atto la Sibilla perfettamente incarnava le nozze alchemiche tra maschile e femminile, le due forze ‘uguali e contrarie’ che in quel modo creavano dal nulla la realtà ispirata.
Il simbolo del Cancro, due spirali stilizzate di moto inverso una all’altra a rappresenta proprio queste due forze che si stanno unendo, mentre il simbolo del Leone, un ricciolo in movimento b rappresenta la scintilla di luce che genera, è il Sole che nel massimo splendore del solstizio d’estate entra in Cancro. E Cancro viene anche definito ‘la Porta degli Uomini’, il passaggio per l’incarnazione.

 

CANCRO – IL  TATTO

tatto

Incarnarsi significa entrare nella carne e assumere una forma fisica nella densità materiale. Questa magnificenza è avviata dall’atto generativo tra maschile e femminile che avviene nell’utero materno dove si forgia il corpo in cui si compenetrerà l’Anima che ha deciso di nascere. Alimentato da un cordone aureo strettamente collegato all’ombelico, il nuovo essere fluttua nelle acque saline del liquido amniotico da cui è avvolto, che percepisce come un abbraccio in totale condivisione con il respiro materno.
Il trauma del cordone ombelicale in cui si deve abbandonare questo fluttuare in un mondo senza tempo e ci separa dal battito del cuore materno comunque scansione e certezza del divenire, può essere alleviato solo dal sentirsi toccati e protetti in un abbraccio che nuovamente avvolga. Dopo il primo respiro, il senso del tatto è quindi il primo senso attivo al momento della nascita, fondamentale per prendere possesso del nuovo veicolo fisico. Il tatto crea sensazioni differenti e svariate secondo ciò con cui veniamo in con-tatto. L’atto del toccare ci fa prendere consapevolezza che non apparteniamo più al Mondo delle Idee ma che abbiamo oltrepassato il velo che ci nascondeva al mondo visibile e che abbiamo assunto una specifica identità nella realtà tangibile. I miliardi di recettori sulla superficie cutanea si danno la possibilità di percepire tutte quelle sensazioni corporee di paura o di piacere che rimandano al mondo emotivo. Dermatiti o problemi della pelle segnalano disagi interiori più o meno profondi legati soprattutto a un senso di abbandono che si sperimenta già dai primi istanti di vita quando non siamo accolti con tatto e amorevolezza.
Il contatto con i caldi raggi del sole ci danno gioia e benessere, quello con una fiamma che brucia ci incute dolore e paura. Possiamo sperimentare il tocco di una carezza o di uno schiaffo, sfiorare con garbo o afferrare con forza, per ognuna di queste esperienze si attivano emozioni diverse che passano comunque attraverso la fisicità. Il tatto è quindi uno dei sensi che ci permette di ricevere e dare amore perché ‘l’amore passa dalla pelle e si impara sulla pelle’.

 

LEONE – IL SENSO DELLA VITA

senso della vitaQuesto è il segno della sede del Sole, astro glorioso che racchiude in sé il principio generatore e generante. Al Leone è abbinato il Senso della Vita che, come il Tatto, fa parte dei sensi corporei. Il Sole ci identifica poiché il nostro condizionamento biologico perfettamente rispecchia il momento stagionale e quindi la manifestazione che la natura promuove nel passaggio da un mese all’altro, da un segno zodiacale all’altro, e crea la matrice, la nota fondamentale su cui ci si accorda nello svolgimento degli eventi già potenzialmente presenti al momento della nascita.
Ogni segno zodiacale ha il suo condizionamento biologico legato alla necessità che la Natura ha in quel preciso momento del ciclo stagionale, ad esempio il Gemelli è il segno d’Aria che più degli altri ama una comunicazione veloce e leggera, fatta di brevi flash e poliedriche situazioni, e nel periodo stagionale in cui nascono le persone di questo segno la natura necessità del vento che trasporti ovunque i semi, i soffioni del tarassaco e dei pioppi o gli insetti che vanno di fiore in fiore ne sono una dimostrazione. Oppure l’innata solidità emotiva dei nativi del Capricorno rispecchia la necessità della Natura di sostenere il freddo pungente dell’inverno in attesa dei successivi mesi più caldi. Le  caratteristiche date da ogni segno secondo il periodo stagionale sono le fondamenta della personalità e creano la struttura in cui si compenetrerà l’Anima che in quel momento si incarna  e che dà inizio al programma già destinato e stabilito prima di nascere. Il Senso della Vita ci parla di tutto ciò.

Comporre una melodia secondo accordi che risuonano con la nostra anima presuppone il fatto di avere un senso profondo della vita che si  esplica attraverso il riconoscimento della precisa identità che abbiamo assunto in questa vita e delle sensazioni che da essa nascono, sia fisicamente che emotivamente.  Non possiamo vivere la vita di qualcun altro né sostenere prove che non ci appartengono, saremo una fotocopia senza una consistenza né un proprio divenire. Chi siamo? Come percepiamo noi stessi in questo piccolo angolo di universo in cui stiamo vivendo? Da questo luogo, questo pianeta madre, grazie al Senso della Vita, siamo in grado di osservarci e osservare ciò che attorno a noi vive Scegliendo ciò che più ci nutre, ripopolando la nostra interiorità con sensazioni sempre più universali  e applicarle nell’azione quotidiana ci aiuta e ci insegna a vivere sempre di più nel ben-essere.

 Il Cancro è il segno della maternità e il suo condizionamento biologico è soprattutto alimentare amorevolmente, ‘liquidamente’ e quindi emotivamente. La Natura in quel periodo offre i suoi frutti più succosi e dolci, ricchi di vitamine e sali minerali utili ad alleviare il caldo estivo. Il Leone è invece il periodo della raccolta di grano e frumento che si conserverà per i mesi più freddi. Il suo condizionamento biologico è quindi la generosità nel dare con il cuore e anche il sentirsi centro di approvvigionamento, fisico ed energetico, centro attorno a cui tutto ruota. E’ curioso come il 21 luglio, giorno di passaggio del Sole da Cancro e Leone, è sottolineato da Maria Maddalena che viene festeggiata proprio il giorno appresso.
A un livello successivo attraverso la conoscenza di se stessi che passa attraverso il contatto fisico e il senso della vita,  i due segni zodiacali sedi dei luminari, assumono un significato molto profondo ed evolutivo. Cancro segno d’Acqua domicilio della Luna e Leone segno di Fuoco domicilio del Sole rappresentano le due vie di iniziazione femminile e maschile che gli antichi popoli percorrevano nelle loro ritualità misteriche.

Acqua e Fuoco sono i due elementi senza i quali non ci sarebbe creazione, intersecandosi producono la magia generativa della luce che si condensa nelle forme viventi. In alchimia l’elemento Acqua è rappresentato da un triangolo con la punta verso il basso e il Fuoco da un triangolo con la punta verso l’alto, intersecandosi formano il Sigillo di Salomone,

sigillo salomone
simbolo potentissimo che si apre sui tesori infiniti che l’Universo racchiude nelle sue eterne Leggi e secondo le quali noi tutti intoniamo la nostra melodia.

Laura Bottagisio