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Cosa ci racconta il grafico dell’Equinozio, ossia il passaggio del Sole in Bilancia? Tempo di scelte, dice sempre l’Equinozio d’Autunno, tempo di scelte sagge e ben pensate, dice la congiunzione di Mercurio al Sole, tempo di selezione accurata, volta al miglioramento del modo di essere dice l’aspetto di quinconce ad Urano, del Sole e Mercurio congiunti e soprattutto tempo di rinnovamento nelle relazioni, quelle privilegiate e scelte nelle quali l’Io si possa riconoscere e ritrovare. Ed ancora tempo di  tastare il polso alle strutture o alle forme dei vari ruoli, per verificare che abbiano le qualità necessarie perché possano crescere e durare, come ribadisce la quadratura di Sole – Mercurio a Saturno. Il ruolo che barcolla non potrà essere strutturato, ovviamente. La spinta all’interiorizzazione tipica dell’Autunno è quindi permeata da forti energie di rinnovamento o di decadenza quando non rinnovabili.  Il grande trigono di Saturno Urano, tra Capricorno e Toro, ha dato l’avvio a questo ciclo di rinnovamento in cui si potrà strutturare, energia di Saturno, il meglio di noi, energia di Urano , mettendo pace tra i due principi che questi due pianeti rappresentano. Peraltro nella mitologia Saturno è il figlio di Urano che, rifiutato dal padre si vendica. I due pianeti sono in domicilio entrambi in Capricorno ed in Aquario, dove simboleggiano la struttura che si adatta, si adegua e si conforma per sopravvivere.  Forse questo aspetto di collegamento positivo tra i due va interpretato in quest’ottica: che sia il momento opportuno per mettere pace nei conflitti antichi di separazione e rifiuto che sono in ognuno di noi affinché si creino le condizioni del cambiamento? Che sia giunta l’ora di lustrare e temprare la forma perché il diamante non sia più grezzo e trasmetta la giusta luce?  Può essere il giusto tempo di applicare l’affermazione che siamo su questa Terra ma non siamo di questa Terra e questo trigono spettacolare ce lo ribadisce, stimolando un cambiamento di forma e di sostanza, perché il contenitore sia all’altezza del contenuto. Nell’Equinozio d’Autunno il Sole si colora di essenza venusiana alla ricerca dell’armonia interiore. E in questo Equinozio la Venere si trova in Scorpione, un segno risoluto che trova l’armonia certo, ma la conquista nell’elaborazione dei propri tormenti. Nella logica zodiacale degli opposti e complementari, Venere – armonia, si trova di fronte a Marte – conflitto ad indicare che l’armonia nasce proprio dal conflitto e la pace dalla tolleranza e dalla rinuncia alla vendetta che nutre solo la nostra ombra. A confermare questo la Venere in Scorpione si trova proprio in quadratura a Marte in Aquario. La posizione di Venere nello Scorpione è fondamentale in questo Equinozio perché ad essa  devono render conto sia il Sole che Mercurio, che si trovano proprio nel domicilio venusiano. L’individuo non può esimersi dal principio dell’Amore che Venere rappresenta. Una domanda potrebbe essere: cerco nel confronto affettivo le compensazioni a quello che rifiuto di me? Di certo siamo chiamati ad esaminare come e quanto siamo in armonia con noi stessi e con gli altri. E di certo le disarmonie che ci affliggono si fanno sentire con maggior gravità. Ed ancora, è palese che le relazioni siano la scuola migliore per rendercene conto. Il segno dello Scorpione mi fa venire in mente l’investimento, essendo il Toro, suo dirimpettaio, l’acquisto. Allora se di affettività si tratta, magari ci tocca verificare gli investimenti fatti in tal senso. Senza essere materialisti dovremo rivedere i settori in cui non vale più la pena di investirsi, vale a dire non traiamo più alcuna gratificazione da essi. Può essere il gruppo di amici con cui condividiamo i divertimenti, piuttosto che una relazione affettiva di cui non vediamo sbocchi. La presenza di Venere in Scorpione, non parla di adattamento o di superficialità. Ad un altro livello possiamo riconciliarci con quanto nascosto e non elaborato, affettivamente parlando, che ci mortifica ed ha, in termini prosaici, una “resa” esclusivamente negativa, per il nostro benessere di sicuro ma anche per la nostra salute. Difficile essere infelici e tormentati e godere di buona salute! D’altra parte il collegamento di Venere con Urano riporta proprio al loro mito, essendo Venere nata nelle onde dell’oceano, dall’evirazione dI Urano.

In altri termini il principio dell’amore e quello del perfezionamento hanno la stessa matrice. Certo è che quando ci amiamo, siamo migliori, così pure che quando amiamo vediamo il lato migliore dell’innamorato. Ciò non toglie che siamo limitati ed imperfetti e ci arrovelliamo nel dramma di questa imperfezione fino a quando non accettiamo che la condizione umana ci obbliga a brancolare nel buio, affinché la luce divenga indispensabile. Ed è innegabile che una Venere in Scorpione, può aiutarci ad entrare in contatto con questo schema. Possiamo anche dire che la gratificazione che è rappresentata da Venere deriva dalla ricerca di una visione positiva e accomodante delle situazioni. In un segno così complesso come lo Scorpione non ci è possibile semplificare e la realtà delle relazioni si vede per quella che è: gratificante se gratifica e mortificante se mortifica. Posso pensare che si debba guardare alle relazioni con profondità e serietà affinché la qualità della gratificazione che da queste deriva sia autentica ed affidabile, dunque su questa si possa investire per il futuro. E forse di queste scelte l’Equinozio ci racconta, fornendoci l’aiuto di Saturno, a cui Venere in Scorpione, in sosta, farà aspetto positivo e quello di Plutone che a lei parla con chiarezza e determinazione dal severo segno del Capricorno, che ormai da anni lo accoglie. L’iniziazione, come inizio della stagione autunnale, a cui l’Equinozio ci sottopone è quello della chiarezza di visione e di intenti, chiarezza da portare dentro noi anche quando la luce è breve e soffusa.

Maria Filippone, 24 settembre 2018 – mariafil@libero.it