di Maria Filippone

Dopo una Luna Piena di Giugno di grande intensità emotiva, siamo passati ad un Solstizio dove la Luna  e il Sole si sono contattati con nuova energia, essendo il Sole nel Cancro, segno lunare per eccellenza. Il Sole nel Solstizio è arrivato a zero del Cancro completamente da solo, non collegato ad altri pianeti, da nessun aspetto. Come si dice in astrologia è stato un Sole isolato. Secondo la Morpurgo i pianeti isolati si aggrappano con maggior forza al segno in cui si trovano, quindi ne accentuano le caratteristiche. Se analizziamo il Sole come identità di ognuno di noi, possiamo riscontrare in questo aspetto l’opportunità, in cui abbiamo potuto ritrovarci nel nostro isolamento personale; una sorta di difesa estrema per riconoscere chi davvero eravamo, in termini di origini (Cancro). Questo Sole nudo e solo con cui è partita la stagione estiva può essere funzionale a ricreare un’identità più adeguata al periodo che stiamo vivendo. Una specie di guardiamoci dentro e ritroviamo le nostre origini cosmiche, quelle che parlano di evoluzione, di equilibrio e di principi con valori sociali più elevati. Dal 23 il Sole è entrato nel segno del Leone, il suo regno. È trascorso ormai un mese dal Solstizio e abbiamo avuto il tempo di riflettere e di immergerci alfine nella nostra storia e da questa, ridefinire chi siamo. Adesso il salto è fatto, l’evento è compiuto. L’identità si manifesta e irradia in tutta la sua energia. L’individuo è definito e maturo, si riconosce nella sua essenza e può uscire allo scoperto. Siamo nel pieno dell’estate e il Sole nel suo ingresso in Leone si collega con un sesquiquadrato a Giove in Sagittario, aspetto complesso ed intrigante. Ad un Sole di grande energia in Leone, si aggiunge un eccesso di ideali che proviene in prima battuta dal Giove sagittariano. La volontà solare deve superare la prova della fiducia in sé stessa e poi agire di conseguenza, come già pretendeva il Marte in Leone da qualche settimana. Ora più che mai noi siamo i nostri ideali, quello in cui crediamo e con questi ci confrontiamo brutalmente. Questi ci vengono incontro in modo inequivocabile e ci accendono o ci dominano. Indubbiamente è un periodo a tinte ben definite. Di base, da qualche tempo, Saturno e Plutone si trovano molto vicini nel segno Capricorno, spingendo a definizioni ben precise. La nostra storia, che è la nostra struttura (Saturno) si deve amalgamare a Plutone che, oltre ad essere una storia ben più antica è anche una grande spinta a rigenerarsi. Al momento sono vicini ma non troppo, a preparare la formazione, perché la congiunzione esatta tra i due signori del Karma avverrà a Gennaio 2020. Il segno del Capricorno indica la qualità che la struttura – Saturno e la rigenerazione – Plutone, devono avere: maturità, responsabilità,  serietà, per l’appunto. Si tratta di potenti energie di nuova sopravvivenza che si stanno strutturando, per renderci abili ad affrontare questa Era Nuova di cambiamenti tanto temibili, quanto inevitabili. Questo aspetto è il nucleo, la spina dorsale del periodo, in termini di consapevolezza necessaria all’avanzamento del processo. A proposito di Karma i due Nodi si trovano, quello Nord in Cancro e quello Sud in  Capricorno, in modo che il messaggio sia forte e chiaro.  Infatti si inseriscono nel discorso di Saturno e Plutone e ci mostrano, della nostra storia, le strade battute ed erronee che è ora di abbandonare. In seconda battuta Giove e Nettuno si sono messi in quadratura nel cielo obbligandoci a rivedere convinzioni  e convenzioni fuori corso. Tutto quanto è inconsistente e ingannatore viene fuori e si sgretola. Sembra veramente una danza ben coordinata, quella in cui Giove e Nettuno provvedono ad un cambiamento globale di ideologie e di mentalità e Saturno e Plutone ne strutturano il risultato. È altresì evidente che il percorso è tortuoso e complicato, senza indicazioni preliminari, se non quelle che ci vengono da dentro, dalle nostre esperienze, da chi siamo e da chi siamo stati in precedenza. Nelle nostre scelte possiamo intravvedere il fato, se osiamo farlo.

Mai come ora è tempo di iniziazione, il cammino è intrapreso e la meta non è così lontana. Magari a Gennaio la congiunzione precisa tra Saturno e Plutone segnerà il passaggio finale di questa evoluzione purtroppo obbligatoria. Può essere d’aiuto ascoltare i nostri disagi come indicatori di una trasformazione necessaria, in sostanza se lasciamo spazio all’energia di grande trasformazione della quadratura tra Giove e Nettuno, avremo le giuste indicazioni. Vale a dire che i nostri disagi amplificati potrebbero aprire molte strade nuove, strade che nell’adattamento ci sarebbero precluse. Insomma questo aspetto ci indurrà a fare di necessità, virtù, cosicché situazioni passabili fuoriescono dai confini consueti e ci spingono ad una definizione. Mi sembra molto chiaro il connubio di cooperazione tra i due aspetti planetari considerati: Giove – Nettuno, che accrescono ed invadono e Saturno – Plutone che forgiano per dare nuova forma. L’altro pianeta del cambiamento continua il suo percorso da solo, è inserito solo in modo indiretto in questo progetto. Urano si trova in Toro un segno che parla, guarda caso di forma. Nel periodo del suo passaggio in Toro, farà sì che, laddove ci siano gli strumenti, laddove ci sia il materiale e sia possibile dare una forma, sia arrivato il tempo giusto, affinché si renda evidente l’opera. Già, il Toro vuole proprio mostrare, far vedere, rendere evidente. Se uniamo il principio del Toro a quello di Urano, possiamo ipotizzare, che sia davvero il tempo di migliorare la materia. Urano, secondo Sasportas, è la condanna dell’uomo a migliorarsi e mai come in questo momento è evidente. Possiamo dire che Urano spinge ad un cambiamento di forme, intese come materia, come presa di posizione o come progetti che, per questa energia di cambiamento, non possono più mantenersi tali, se vogliono sopravvivere. Per ora ha incontrato Marte in Leone, scatenando tempeste di grande intensità, nel tempo atmosferico e anche dentro di noi. A breve sarà in quadratura al Sole, rendendo più comprensibile ed accessibile le sue informazioni di rinnovamento stabilito. A corollario di tutto questo discorso l’assenza di pianeti in segni d’aria, alimenta un energia che non può e non deve più adeguarsi. Non è tempo di idee che non hanno consistenza, ma solo di idee contornate da volontà e direzione.  È  il caso di dire che questa è un’estate senza mezze misure, o ci sei o non ci sei, tutto si manifesta e matura. Le strade nuove sono aperte, ci vuole solo il coraggio di percorrerle. E se vogliamo proprio sottilizzare il coraggio è appellativo del segno del Leone!

Maria Filippone, 26 Luglio 2019

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