Come ho avuto modo di raccontare nei miei precedenti articoli, la configurazione planetaria di questi ultimi tempi è piuttosto insolita. Intanto i pianeti occupano metà Zodiaco, dal Capricorno al Cancro, in questo periodo che precede l’estate (quest’inverno addirittura si trovavano ancora più raggruppati). In particolare, ora, non abbiamo pianeti in segni di fuoco, se si esclude la presenza di Chirone nel segno dell’Ariete. In  compenso l’elemento aria è fortemente presente. Questa premessa per presentare una situazione di forze non in equilibrio, già da qualche tempo. In modo particolare vorrei soffermarmi su un aspetto che mi colpisce molto ed è quello di Mercurio, in sosta nei Gemelli per circa due mesi e mezzo (preciso che la sua presenza in un segno dura circa un mese).
La particolarità viene accentuata dal fatto che si ferma dal 24° al 16° grado, formando una lunga quadratura con Nettuno che si trova tra il 22° e il 23° grado dei Pesci, dunque un aspetto di tensione tra la razionalità mercuriale, che tutto vuole spiegare, e l’irrazionalità nettuniana che propone tutto e il contrario di tutto. Ovviamente Mercurio essendo un pianeta personale, si deve assoggettare a Nettuno che invece è transpersonale, dunque la sua energia è più complessa e difficile da capire. Sul piano generale possiamo dire che l’interprete – Mercurio, deve sottoporsi ad un esame di ammissione verso i mondi sconosciuti di Nettuno.

IPossiamo dire che per l’umanità è tempo di espandere i confini del comprendere, oppure che eventi incomprensibili si manifesteranno perché ci sia una visione che apra oltre il razionale. In ogni caso è una tensione tra quello che è spiegabile e quello che spiegabile non può essere e che si integra solo nell’affidarsi al fato, di cui Nettuno è il rappresentante. Siamo tutti assoggettati all’incertezza della fatalità che ci obbliga ad accettare anche quello che non capiamo.
Inutile dire che sono tempi difficili, questo è sotto gli occhi di tutti, ma è tempo che queste difficoltà siano mentalmente accolte, affinché emerga la comprensione del cuore. Perché la comprensione emergerà, dai meandri di queste grandi angosce, che respiriamo quotidianamente, tra notizie rassicuranti e raccapriccianti, nelle quali cerchiamo conforto per poterci affidare e aprire a questa nuova realtà, di cui non vediamo ancora i contorni. l mentale – Mercurio, dovrà perdere i confini del razionale per poter integrare il messaggio di Nettuno che modifica e confonde, genera angosce e fantasie, delusioni e speranze, al fine di aprire l’intelletto ad una visione che non può essere rinchiusa in schemi da rotocalchi e tanto meno in binari precostituiti.
Secondo l’Astrologia, Mercurio rappresenta la comunicazione, la facoltà di intelligere e di interpretare, quindi la nostra intelligenza personale che ci permette di interagire con l’esterno. Si direbbe che questi siano tempi in cui il comprendere sia sottoposto a stimoli evolutivi continui, come se gocce di infinito si infiltrassero nella nostra mente, turbandola certamente, ma anche rendendola feconda e fertile, come pioggerelle che penetrano piano, piano in terreni resi aridi o impermeabili dall’eterna incomprensione della vita. Da qui sono scaturiti  meccanismi e schemi di difesa, che hanno eretto muri e confini razionali entro cui muoversi, per evitare le angosce dell’ineluttabilità. Il sovvertimento di questi valori a cui abbiamo assistito, per la straordinarietà degli eventi che abbiamo dovuto vivere, forse giunge all’atto finale: una nuova comprensione della realtà che magari sconvolge e angoscia ma è quella che ci permette, come si dice in gergo, di starci dentro, di “reggere” emotivamente e psicologicamente, questo ribaltone epocale, da Torre di Babele.

Nella confusione in cui tutti noi ci muoviamo, dobbiamo cominciare a percepire queste gocce di infinito, che ci guidano e ci espandono e ci rendono personaggi ed interpreti di un nuovo modo di capire e quindi di vivere. La visione è fluida in un divenire indefinibile da cui trarre speranze e prospettive nuove. È auspicabile che Mercurio accolga Nettuno, che se lo faccia amico, come chi non potendo affrontare qualcuno o qualcosa più potente di lui si ingegni a trovare un modo diverso di confronto. E questa è la parola magica, dobbiamo confrontarci con Nettuno, non affrontarlo a muso duro, perché in quel caso perderemmo di sicuro. Non si può competere con un Titano sconfinato, si può solo accettarlo nel limite della nostra umanità. È una prova iniziatica per la nostra mente, sottoposta ad ulteriore confusione e smarrimento, affinché si immerga nel caso indifferenziato da cui uscire rinnovata e trasformata.

Maria Filippone, 1 Giugno 2021
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