Giove è stazionante a 15° dei Gemelli per tutta la settimana e intavola un acceso dialogo con Marte che si trova esattamente opposto in Sagittario, segno governato proprio da Giove. I due si fronteggiano e mettono a confronto tutta la loro carica energetica. Cosa mai si diranno queste due Essenze planetarie che stanno misurandosi così vivacemente? Mi sono avvicinata e ho ascoltato:

Giove: ‘anticamente sono stato considerato padre degli dei, e tu, Marte, il dio della guerra. Ora quel tempo non è più, e una nuova veste è giusto per noi indossare. Ora è l’Onda del Femminile, la Grande Madre, che sta nutrendo la Nuova Terra e la Nuova Umanità. E’ tempo per noi di farci conoscere per chi veramente siamo, Essenze che operano per lo cooperazione e non più per la separazione. Viviamo nel cuore degli uomini, nel loro essere, e il mio messaggio per loro sarà solo di gioia e di nuova vitalità’.
Marte: ‘è difficile superare le barriere dell’ego e gli uomini mi hanno sempre usato per combattersi l’un l’altro per la supremazia di pochi. Ora anch’io sono stanco di essere considerato il dio della guerra, voglio che la mia Essenza sia percepita come il dio guerriero che sa difendere il bene dei più con la sua spada fatta di luce. Incessantemente danziamo l’eterno movimento della Vita percorrendo le Dodici Costellazioni  del Sole e qui, ora, siamo uno di fronte all’altro in un rapporto dialettico che negli uomini normalmente produce la parola sbagliata, l’irruenza senza controllo, difficoltà di movimento e di comunicazione.’
Giove : ‘Ma gli uomini stanno cambiando e saranno in grado di percepire dentro di loro il nostro nuovo messaggio, esso porta alla risoluzione e all’Unità che si raggiunge al di là di ogni contrasto, nell’amorevolezza di semplice pensiero d’amore.’

« In quanto creature viventi, noi tutti siamo immersi in un oceano
fluidico che la Scienza iniziatica chiama “luce astrale”.
Questa materia fluidica è talmente sensibile che in essa tutto
si imprime. Che si tratti della più insignificante delle nostre
azioni, della più lieve delle nostre emozioni o del più fugace
dei nostri pensieri, tutto lascia una traccia, come un’onda che
si propaga fino ai confini dell’Universo, vale a dire fino ai
limiti dello Zodiaco.
La cintura dello Zodiaco rappresenta simbolicamente le frontiere
che Dio ha tracciato per contenere il mondo manifestato. Ecco
perché alcune tradizioni hanno anche assimilato lo Zodiaco a un
grande serpente che stringe il mondo fra le sue spire. Se il
destino è così implacabile, è perché tutti i nostri pensieri,
tutti i nostri sentimenti e tutti i nostri atti, sia quelli buoni
sia quelli cattivi, si sono impressi in questo oceano fluidico al
quale non possiamo sfuggire, e un giorno o l’altro essi finiscono
per raggiungerci. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov