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Siamo arrivati ad Agosto ed, il primo di questo mese, gli antichi popoli del Nord celebravano il Lughnasadh, o la Festa del raccolto, dedicata al  Dio Lugh, che potrebbe corrispondere al nostro Sole. Questa ricorrenza è una degli 8 sabbat, che corrispondono alla suddivisione dell’anno in 4 stagioni  e 4 periodi intermedi tra le stagioni. Potremmo dire che è la Festa di Mezza Estate e che si trova diametralmente opposta alla Festa di Imbolc, da noi celebrata come Candelora, che ricorre il 2 Febbraio, che si può giustamente definire la Festa di Mezzo Inverno. Siamo in un contesto astrologico straordinario e non c’è bisogno di rimarcarlo, stiamo assistendo ad eventi che possiamo definire inconsueti e surreali, densi di contenuti e di significati. In piena estate, è il segno del Leone ad essere chiamato in causa ma, in questo periodo strano, il Sole percorre il segno del Leone in modo solitario, nessun pianeta lo accompagna, fino a verso metà mese, quando verrà raggiunto da Mercurio. La configurazione astrologica del primo di Agosto evidenzia un Sole in Leone, in quadratura quasi perfetta con Urano. Se guardiamo al Sole come al nucleo centrale dell’identità e ad Urano come al grande rinnovatore, possiamo dire che siamo sollecitati a  rispondere ad un rinnovamento, che quest’epoca spettacolare ci ha richiesto / imposto. Non so dire se siamo o no nell’Era dell’Aquario, ci sono voci discordanti su questo, quello che so è che l’energia di Urano, pianeta dell’Aquario, in questo periodo la fa da padrona. Nello specifico, la grande congiunzione tra Plutone e Saturno si è prodotta al 23° grado del Capricorno, dominio di Urano e ancora adesso, oltre ai due pianeti troviamo  anche Giove, proprio in quella stessa decade.

Oggi, giornata di plenilunio,  Urano si trova in quadratura quasi perfetta coi due luminari, a confermare che stiamo vivendo un periodo molto stimolante, oltreché “caldo”. Insomma mi sembra che in questa epoca, davvero particolare, l’energia uraniana si manifesti con grande potenza, magari ad indicare l’avvio di questa famigerata Era dell’Aquario. In ogni caso si sente nell’aria e si tocca con mano la profonda insofferenza, più o meno silenziosa che precede i grandi cambiamenti. I Pianeti dal canto loro sono portatori di queste informazioni dall’alto ed il passaggio del Sole nel segno del Leone ci induce a riconoscere la dignità del nostro lignaggio, a trovare motivo di orgoglio nella nostra esistenza: come figli, genitori, italiani, esseri o comunque, in ultima analisi, come discendenti dai nostri Dei. Il Leone riguarda il nostro inserimento nei vari ruoli, la qualità di rappresentazione del ruolo ma, il cielo ci guardi dall’identificazione totale con lo stesso, perché sarebbe solo l’attaccamento egoico che si esprime e non l’Essenza specifica della propria unica individualità. È vero, un attore è meglio di un altro nel recitare la stessa commedia, ma sempre di commedia si tratta e prima o poi si deve abbandonare il ruolo e ci si trova nudi. Questa è la quadratura tra Urano e Sole, questa è la logica opposizione tra principio solare e quello uraniano: l’Io solare separato dalla divinità uraniana da cui è stato generato o ne riconosce in sé l’origine e si sperimenta nei ruoli,  dai quali può uscire ogni volta rinnovato, oppure passa da un ruolo all’altro vivendo la separazione da questi con un senso di mancanza. Come si collegano i tre pianeti in Capricorno in questo contesto? La loro azione certamente è lenta e oserei dire insistente, come chi con tenacia e perseveranza porta avanti il proprio progetto senza lasciarsi distogliere da questo, da alcuna distrazione. È arcinota la tenacia del Capricorno, che è anche il segno che, nello Zodiaco, occupa il posto più in alto, infatti corrisponde al Medium Coeli. Ebbene nel grafico del 1 Agosto, redatto per le ore zero, il Capricorno occupa proprio questo settore e qui spiccano i tre pianeti: Giove, Plutone e Saturno. Urano invece si trova nella prima casa. Allora possiamo dire che la parola d’ordine di questo periodo è rinnovamento, come indica Urano in casa prima e che i tre pianeti in casa decima confermano che la crescita può avvenire solo da questo rinnovamento. In sostanza per crescere è bene ed opportuno attuare tutte le azioni uraniane necessarie. I tre pianeti si oppongono a Mercurio, dunque prima di tutto è necessario approfondire (Plutone), espandere (Giove) e strutturare (Saturno) il nostro pensiero (Mercurio appunto), la nostra interpretazione degli eventi. Possiamo tranquillamente dire che siamo chiamati a discriminare con cognizione di causa. E questo farà la differenza come al solito tra l’agire o l’essere agiti. Il grafico del 1 Agosto spinge e stimola a rompere obbligatoriamente i vecchi schemi, ad avere uno sguardo perforante e illuminato sulla realtà (Marte in Ariete ed in 12^, settore dell’inconsueto). Nettuno, anche lui in 12^,  ci guida e ci indica nuove strade da percorrere ciascuno col proprio passo e con la propria coscienza; certamente è il pianeta che maggiormente ci sostiene, con le sue peculiarità secondo le quali la metamorfosi è obbligatoria per qualunque evoluzione. Possiamo accogliere la sua energia scambiandola per il canto delle sirene a cui si deve resistere, come Ulisse, oppure lasciandoci permeare da essa risvegliando un senso di appartenenza cosmica, da cui il nostro Io rinnovato può rinascere. La sua emanazione da anni ci spinge a riconoscere che non possiamo danneggiare gli altri, senza danneggiare, in seconda battuta, anche noi stessi, siamo tutti collegati. È mia opinione che gli aiuti ci arrivino proprio da questo pianeta, che si trova in domicilio in Pesci e, in questo periodo, anche in sestile con Giove.

Affrancarci ed essere liberi è uno stato di grazia a cui si accede dal cammino solitario che ci conduce al risveglio della nostra essenza;  siamo esseri spirituali che occupano un corpo fisico e verso queste mete l’energia di Nettuno ci conduce. È vero che il potere costituito picchia duro in questo periodo, la vibrazione bassa di tutti questi pianeti in Capricorno costringe e limita, però sta a noi accogliere l’altra vibrazione, quella dell’autonomia e dell’indipendenza di chi è in grado di guidare sé stesso perché ha sviluppato il giusto discernimento. Sarò ripetitiva ma, il mito de “La Caverna” di Platone è di grande attualità.  Chi è uscito dalla caverna non può più tornare indietro, affannandosi a trascinare quelli rimasti dentro perché, come abbiamo detto in precedenza, il cammino del risveglio è solitario ed individuale. Chi è uscito, deve invece recuperare  le energie necessarie, per questo nuovo cammino di scoperte,  impegnandosi ad aprire i varchi che Marte in sosta in Ariete impone: un modo di agire illuminato con cui cambiare il mondo.

MARIA FILIPPONE, 3 Agosto 2020
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