Nei cieli è già in atto da tempo il Piano di evoluzione della Coscienza, che non interessa solo noi e il nostro amato pianeta, ma coinvolge tutto il sistema solare e molto oltre i suoi confini. L’espansione della Coscienza pervade l’universo tutto ed è impensabile di non essere anche noi coinvolti in questo processo di crescita trasformativa.
Quest’anno 2025 Nettuno, pianeta delle Acque fisiche e metafisiche, scivola dolcemente in Ariete e vi transiterà fino al 2039.
Nettuno, che non prevede confini né limitazioni, accelera il suo ritmo entrando nel campo d’azione di Ariete così poco propenso a lasciarsi plasmare dalla natura nettuniana morbida e assecondante poiché, come primo segno di fuoco, è sempre in fermento con picchi energetici di accelerazione nel promuovere il Nuovo.
Le due nature, acqua nettuniana e fuoco arietino, nei quattordici anni previsti per questo transito, avranno modo di conoscersi e vicendevolmente trasformarsi per riprodurre in Terra ciò che avviene nei cieli. La trasformazione avverrà anche in noi che sulla terra abitiamo.

Acqua e Fuoco, due dei quattro Elementi, si incontrano…o si scontrano?

I loro simboli alchemici trasferiscono la loro essenza dall’invisibile al visibile e viceversa.
Il triangolo con la punta verso l’alto, simbolo del Fuoco, sta a significare che dalla base più solida ci si innalza verso reami più sottili e imponderabili, fino all’apice per raggiungere il cuore stesso del Principio originario della realtà, fisica e metafisica.
Il triangolo con la punta verso il basso, simbolo dell’Acqua, racconta che le acque cosmiche del Campo universale, dopo molteplici ‘salti frequenziali’ verso il basso, si manifestano nella materia per generare la vita. Sappiamo molto bene che la vita sulla terra sarebbe impossibile senza questo elemento.

Nella nostra vita psico-biologica l’acqua rappresenta il mondo emotivo. I tre segni d’acqua rappresentano le fasi di trasformazione delle nostre emozioni da individuali a universali.

Cancro, primo segno della triade è il liquido amniotico, acqua materna, che nei nove mesi della gravidanza ci trasmette le memorie genetiche della stirpe in cui andremo a nascere.  Ci parla dunque dei legami familiari ‘viscerali’ e dei rimbalzi emotivi che ne conseguono, spesso caratterizzati da ansia e sensi di colpa. Quando si riesce a prendere le distanze da questi stati d’animo riconoscendo il condizionamento familiare che ‘ci agisce’, attiviamo il segno opposto Capricorno e siamo così in grado di contattare la luce cristallina del nostro cuore, liberando il potenziale creativo e trasformando le pastoie emotive in sensazioni che ci illuminano dall’interno. Le dipendenze perdono di intensità fino a scomparire.

Scorpione è l’acqua delle emozioni inespresse e represse che vengono relegate nell’ombra dell’inconscio. È quel luogo dentro di noi ove si annidano le conseguenze di traumi e sofferenze, scorie che macerano e intossicano i nostri pensieri. Questo segno d’acqua è preposto a trasformare ed eliminare, e ci rende assolutamente necessaria una disanima per poter uscire da situazioni emotive logoranti che bloccano il fiorire delle qualità innate presenti nel nostro patrimonio animico.  È il processo alchemico che guarisce e rende sacra la nostra vita terrena. Quando, come eroi, ci permettiamo di affrontare le nostre ombre, si attiva il segno opposto Toro che dona la forza necessaria, il piacere di vivere e di assaporare la bellezza del sentire.

Pesci ultimo segno d’acqua, che chiude inoltre la sequenza zodiacale, parla la lingua dell’Anima con la quale è sempre in contatto anche senza il consenso né la consapevolezza della nostra personalità. Il contatto e il dialogo con la nostra Anima rischia di essere illusorio se dapprima non si è riusciti a ‘sottomettere’ la personalità che si nutre di tutte quelle emozioni non chiarificate nei due passaggi precedenti. Allorché il processo di purificazione delle Acque avviene, la personalità impara ad essere guidata dalle frequenze più sottili dei piani alti e accetta la sua condizione terrena accogliendo le ispirazioni celesti. Si attiva così la dialettica tra Pesci e il suo opposto Vergine.

Nettuno, che governa i Pesci, durante il suo transito nel segno dal 2011 al 2025, ha cercato in tutti i modi a lui consoni, di insegnarci l’ascolto del nostro mondo interiore per ripulirlo, purificarlo, fare in modo che noi si acquisisca la visione reale di chi siamo in essenza e lo si manifesti poi nel mondo formale in tutta la sua ricchezza e bellezza.

Se l’Acqua è il mondo emotivo e interiorizza, il Fuoco è indomita forza esteriorizzante.
I tre segni di Fuoco, Ariete Leone Sagittario, attivano l’ardore che accompagna il nostro agire nel realizzare quelle idee che dal mondo igneo in cui dimorano trovano la via per manifestarsi attraverso il nostro desiderare. L’origine di ciò che desideriamo ne qualifica il risultato.
All’inizio della vita i nostri desideri hanno origine dai bisogni primari dell’ego, quali possesso, primato e protagonismo. L’energia che li alimenta è prettamente egoistica e poco lungimirante. Man mano che si prosegue nell’esperienza terrena, elaboriamo la certezza che le acquisizioni di tali desideri sono effimere e non sempre appaganti.
Così il fuoco necessita di essere controbilanciato dall’acqua, l’attenzione si sposta dal fuori al dentro, si comincia pian piano ad ascoltare la voce dell’Anima che può finalmente essere riconosciuta. I suoi desideri provengono direttamente dalla Fonte, dallo Spirito onnipresente e onnisciente, il nostro fuoco diventa allora l’ardore che sostiene la Vita stessa nel creare nuove forme che si strutturano attraverso la nostra azione poiché facciamo nostro il Desiderio del Cielo. Attraverso questa nostra Presenza uniamo Terra e Cielo in un rapporto d’amore. Non siamo forse qui per questo?

Nel mondo visibile della Forma, l’Acqua spegne il Fuoco e il Fuoco vaporizza l’Acqua.
Nel mondo invisibile “…l’Elemento Fuoco ha le volute che vanno verso l’alto, mentre l’Elemento Acqua ha le volute che vanno verso il basso. Le due diverse volute che appartengono ai due aspetti della stessa cosa, si incontrano e si ravvivano reciprocamente per cui, magicamente, avviene tutto nella più assoluta normalità dei piani astrale/mentale inferiore e mentale superiore –  i due Elementi si vivificano e si ravvivano e l’Elemento Acqua diventa auto-luminoso’. Quando nelle vostre chiese il sacerdote prende l’Acqua benedetta e battezza i bimbi, è Acqua auto-luminosa. Sappiate, quindi, rispettare l’Acqua benedetta. È l’esempio il più terreno possibile per poter capire che cosa crea il connubio fra l’Elemento metafisico Acqua e l’Elemento metafisico Fuoco’ (da una canalizzazione di Eddy Seferian).

‘dal Mondo delle Idee alla Forma’
collage Laura Bottagisio

Acqua e Fuoco collaborano a ‘vestire e alimentare’ le Idee, ancora senza forma, affinché esse possano materializzarsi grazie al richiamo del nostro desiderio animico ispirato dallo Spirito.

Quale sarà dunque l’apporto di Nettuno in Ariete?
Nettuno, essendo pianeta dei mondi sottili, ci invita a costruire il ponte di collegamento tra la mente inferiore e la mente superiore per operare quel salto frequenziale, quantico, programmato per l’Umanità nell’Era di Aquario. Nettuno-Acqua è il Campo illimitato delle potenzialità latenti, presenti ma ancora senza un corpo fisico d’espressione, che necessitano di essere ‘risucchiate e precipitate’ nella densità della materia dalla forza del desiderio. Ariete-Fuoco è la scintilla attivante che imprime al desiderio la forza di entrare in manifestazione.

Siamo noi, esseri singoli ma facenti tutti parte dell’Umanità, che abbiamo il potere di creare il Nuovo Mondo, facendo delle scelte consapevoli che siano in grado di rispecchiarsi nel Progetto Divino per renderlo concretamente vivente. È un Progetto d’Amore, Bellezza e Armonia!

L.B. 24 maggio 2025

La Grande Invocazione

 Dal punto di Luce entro la Mente di Dio, affluisca Luce nelle nostre menti.
Scenda la Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio, affluisca Amore nei nostri cuori.  
Possa Cristo ritornare sulla Terra.
Dal punto di Suono entro la Gola di Dio, affluisca il Suono nelle nostre gole.  
Possano gli uomini essere co-creatori del Progetto.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto,
un proposito guidi i nostri piccoli voleri,
il proposito che i Grandi Esseri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano,
si svolga il piano di Luce, di Amore e di Creazione
e possa venir ricomposta l’Unità originaria.
Che Luce, Amore e Potenza ristabiliscano il Piano Divino sulla Terra.   
  E così sia.  E così sia.  E così sia.