(Italiano) da Mercurio in sosta, comprensione più profonda?

Sono rimasta colpita e incuriosita dalla boucle di sosta di Mercurio, che dall’inizio dell’Aquario è tornato indietro fino al 14° grado del Capricorno, gradi che sono sotto il dominio di Urano e Marte e che stanno ospitando da tempo Plutone. Certo, è consueto, che Mercurio vada in moto retrogrado, ma in questi lunghi anni in cui Plutone è stato in Capricorno non si è mai fermato in modo preciso, fino a toccarlo. In questo periodo, oltretutto, abbiamo assistito, per un paio d’anni abbondanti, a una quadratura abbastanza epocale di Plutone con Urano, nei periodi di retrogradazione di Mercurio ci siamo trovati a dover rimescolare vecchi problemi, a trovarci invischiati in situazioni che credevamo di aver risolto e a non riuscire a procedere con rapidità, bloccati per qualche ragione, da qualcuno o da qualcosa.

Ciò premesso, questa configurazione ha una peculiarità, ossia il più piccolo e più rapido dei pianeti, tocca e interagisce con il più lento e lontano del sistema solare. Il mio primo pensiero è stato che, dopo questa grande quadratura tra i due big, un pianeta personale come Mercurio è arrivato a dare un’ interpretazione alla portata di noi umani. Mercurio è infatti il pianeta della comunicazione e del dialogo. Forse le energie di apertura – spaccatura che si sono attivate ed hanno contraddistinto questa grande quadratura, possono arrivare ad una comprensione più alla nostra portata. Insomma lo scontro tra i due grandi pianeti transpersonali ha segnato un’epoca in cui per poter sopravvivere (Plutone) è stato necessario migliorare (Urano). Il miglioramento ovviamente ha una colorazione arietina, segno che ospita Urano e l’Ariete riguarda la propria identità.

È probabile dunque che l’identità di ognuno abbia dovuto fare i conti con la propria storia e con le ombre ad essa annesse. Nel 2015 Urano, finalmente, distanzia Plutone e può ripartire per aprire le nuove vie necessarie alla nostra individualità rinnovata. Per poco che abbiamo aperto il cuore, per poco che abbiamo ricevuto e lasciato passare questa energia di rinnovamento, non siamo più gli stessi del 2012. Energie nuove e potenti si sono insediate in noi, in un risveglio di coscienza collettivo di cui, ora, forse proprio con l’ausilio di Mercurio – interprete, possiamo iniziare a vederne i contorni.

Questo potrebbe essere l’apporto di Mercurio, ossia che finalmente ci sia permesso interpretare gli avvenimenti della nostra vita in una luce nuova. Finora i due Pianeti, Urano e Plutone, dialogavano tra loro e basta, come due Eroi che non si curano affatto di quel che accade intorno a loro, mentre combattono, sebbene la loro guerra coinvolga tutto l’ambiente a loro circostante, toccando e colpendo indiscriminatamente i piccoli uomini che si trovano sulla loro traiettoria. Con questo mi riferisco, in modo particolare, a tutti coloro che avevano pianeti in relazione ai gradi in cui si è svolta la quadratura. Fermo restando che, un aspetto così potente e straordinario ha coinvolto tutti quanti, come sempre capita quando si è, anche solo spettatori, di un evento epocale. Allora in questo mese di Gennaio, Mercurio, nostro interprete ufficiale si sofferma diversi giorni a prendere le consegne da questi grandi Maestri, quali essi sono. E si sofferma accanto a Plutone, pianeta del nascosto e dell’occulto, per avere da esso le informazioni necessarie per procedere a questo, tanto decantato miglioramento dell’individuo.

Sembra quasi una rivelazione, un’iniziazione, una presa di consapevolezza, fondamentale per affrontare questa nuova Era. Semplificando si può ipotizzare che questo transito possa finalmente rendere codificabile ed applicabile alla nostra piccola e limitata esistenza, il cambiamento che la quadratura di Urano a Plutone ha operato per l’Universo. E come sempre questo può avvenire nelle due direzioni, quella in cui, posto che abbiamo toccato il buio, con l’Ade – Plutone, seguiamo la strada della luce senza voltarci indietro a recriminare, forti del superamento delle mortificazioni che abbiamo dovuto affrontare; oppure che, abbattuti e sconfitti, ci arrendiamo a questo scompiglio e lasciamo che la luce intravista si allontani da noi. Ma di questo avremo chiarezza nella primavera, quando Mercurio visiterà Urano, subito dopo l’Equinozio, uniti al risveglio della Natura.

Maria Filippone
mariafil@libero.it

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