Laddove il Sacro Fuoco non ha più facoltà di manifestarsi perché ricoperto di strati, e strati, di materia densa e strutturata, la Vita irrompe con la sua Forza per farsi largo nel conclamato immobilismo evolutivo. È ciò che ci è successo, e che ci sta succedendo, con il passaggio di Urano in Toro che si concluderà nel 2026 con l’entrata del pianeta nel segno successivo Gemelli.
Toro, secondo segno della sequenza zodiacale, è il potere del Fuoco di incarnarsi, prendere consistenza e solidità. Con Ariete, segno di fuoco, il Principio di Vita si immerge nella ruota del Tempo lineare; con Toro, segno di terra, si imbottiglia nella limitazione della Forma.
Ad un primo livello di espressione, il viaggio all’interno del cerchio zodiacale rappresenta la formazione sulla Terra della complessa manifestazione visibile, che si concretizza attraverso ciò che definiamo la Legge di Sopravvivenza. I tre Regni, minerale vegetale animale agiscono spinti e sostenuti da questa Legge che governa l’aspetto biologico della Natura. La comparsa sul pianeta dell’Uomo, quarto Regno, ha comportato una più veloce evoluzione…

… o involuzione?

Cosa è venuto a mancare in questo nostro mondo contemporaneo, monco, altamente tecnologico, materialista, molecolarista, che sembra essere dittatorialmente consacrato alla schiavitù creativa, comandato da forze oscurantiste che negano l’esistenza del Sacro Fuoco e la diffusione del Suo Verbo Incarnato.
È venuta a mancare la Coscienza dell’Uomo, quella presa di posizione, quella centratura del cuore che fa di ognuno di noi la Presenza del Divino in Terra.

Nei primi giri esplorativi ed esperienziali sulla giostra del dodici segni, in cui ci immergiamo completamente nella naturale Legge di Sopravvivenza che ci delinea e ci sospinge nella vita incarnata, dimentichiamo la nostra origine celeste che, di vita in vita, dobbiamo imparare a riconoscere, disvelare e portare in manifestazione. Nei giri successivi impariamo pian piano a ‘spiritualizzare’ la Materia in cui ci siamo immedesimati. A poco a poco ci affranchiamo dalle leggi terrene per immergerci nella più alta Legge Cosmica che, armoniosamente e inesorabilmente, tutto governa. Portiamo così il Divino in Terra riconoscendo i Suoi emissari!
Rimuovere i densi strati, in questo caso dodici, che ricoprono la nostra scintilla divina, comporta una serie di prove e ripercussioni emotive ‘ingombranti’, ben descritte nelle Dodici Fatiche di Ercole dalla teosofa Alice Bailey.
Ercole è l’Eroe che si risveglia in noi nel momento in cui alziamo gli occhi al Cielo.

Dalla prima alla dodicesima, ogni tappa è una prova che, se superata, apre una Porta in noi che ci introduce in un nuovo e sconosciuto spazio interiore. Ogni volta, un velo che nasconde il Vero si dissipa, ci indirizziamo verso la rifulgenza, quella diffusa luminescenza che non crea ombra poiché onnipresente irradiazione.
Il moto evolutivo nella ruota zodiacale non è circolare ma spiroidale e il Toro, di spira in spira, è diventata la tappa in cui l’Eroe può trasformare e sublimare la materia della sua fisicità biologica per renderla idonea a ricevere la potente energia cosmica che ci raggiunge tramite infinite e infinitesimali particelle di luce. Liberato il percorso dai veli della Grande Illusione, si ricomincia con Ariete, scintilla riconosciuta come tale che accende e fa nuove tutte le cose, e Toro che ci offre la visione illuminata. Si racconta che il Buddha sia nato, si sia illuminato e abbia lasciato il corpo fisico al plenilunio di Toro. Alice Bailey nelle Fatiche di Ercole condensa in una frase la vera essenza di Toro ‘Io vedo e quando l’occhio è aperto tutto è luce’. L’occhio aperto è il Terzo Occhio, quello che tutto vede. 

 

Giove – collage – laura bottagisio

 

Posizioni di Giove nella  Ruota Zodiacale

Per disegnare il simbolo di Giove,  , si inizia dal ricciolo che crea un’onda, una spirale, idea di movimento, e si prosegue concludendo con un incrocio, una croce, idea di radicamento. Ebbene, questo è il significato primario di Giove, “prendo dall’universo e radico sulla terra”, e poiché nell’universo non esiste il concetto di limitazione penuria o miseria, Giove rappresenta espansione, prosperità, abbondanza, protezione e, in ultima analisi, lungimiranza.

È domiciliato in Sagittario e Pesci, entrambi sopra l’orizzonte e nettuniani, che anelano e aspirano a spazi sconosciuti il primo e illimitati il secondo. Ovviamente per intraprendere un viaggio nel non conosciuto occorre una buona dose di apertura, ottimismo e visione amplificata e ampliata che solo l’energia di Giove sa donare.
Secondo un percorso definito ‘iniziatico’, Giove attiva le corde anche di Vergine e Aquario che in questo caso vibrano secondo un ritmo non più biologico ma animico attivando le forze più evolutive ed equilibrative dei due segni. Vergine è la Madre incorrotta che si prepara ad accogliere e nutrire l’incarnazione della luce cristica (Pesci), a scegliere il seme (Bilancia) e a essere da esso fecondata (Scorpione). Le cattedrali gotiche francesi di Notre-Dame (Nostra Signora) sono state erette secondo la posizione delle stelle della costellazione di Vergine. La nota gioviana di Aquario è invece la sostenibilità della multi sfaccettata realtà in cui ogni entità mantiene il suo gradiente individuale benché perfettamente integrato nell’insieme. La visione si allarga sui mondi sia inferiori che superiori che, senza fretta né obbligatorietà, comunicano per un bene comune.

Giove in Toro


Giove percorre lo Zodiaco in dodici anni, 30° ogni anno. Entrato in Toro a maggio 2023, vi transiterà fino a maggio 2024.

Al primo livello, quello della sopravvivenza, i pianeti vengono ‘usati’ in modo spesso manipolatorio e menzognero per falsare la vera realtà e addomesticare le menti più deboli. È ormai sotto gli occhi di tutti come economia, politica, conflitti bellici stanno portando l’Umanità verso un baratro.
A prescindere da questa situazione attuale, possiamo invece tentare di interpretare i passaggi planetari da un punto più alto di osservazione. Prendiamo l’ascensore e saliamo ai piani alti, più rarefatti sottili e più vicini alla fonte di luce, ovvero: saliamo dai nostri primi chakra a quelli superiori e cerchiamo di posizionarci su quello del Terzo Occhio dove le frequenze sono più ‘meditative’. Da questa postazione è più facile amplificare la visione e alleggerire il peso che soffoca lo spirito. Lo scopo non è rifuggire ma trasformare. Le forze planetarie mantengono la loro nota fondamentale, ma a ottave superiori cambiano di frequenza.

Secondo la metodologia di Lisa Morpurgo l’esaltazione di Giove è in Toro ed è quella che noi andremo a ‘leggere’, strettamente inerente al suo attuale transito.

Entrando in Toro, Giove si è subito trovato a dover fare i conti con Plutone appena entrato in Aquario. Il potente aspetto di quadratura formatosi nel cielo dalla nostra angolatura terrestre si è subito manifestato nelle menti impreparate, o meno bilanciate, come scossa e disequilibrante corto circuito, capace di mettere in ginocchio chi ha edificato sull’argilla. Plutone non fa sconti a nessuno e a volte neppure la forza protettiva gioviana può riuscire a contrastare le possenti strategie di Plutone se siamo posizionati a… ’pianterreno’!
Saliamo quindi e raggiungiamo un piano più elevato di visuale, lì Giove si presenta come forza vitale che con la sua luce alimenta i nostri pensieri e le nostre azioni. La quadratura che forma con Plutone ben piazzato all’inizio di Aquario non è più elemento di distruzione ma diventa opportunità di far venire a galla ogni più piccolo trauma, mancanza o sofferenza dimenticati nelle profondità psichiche che ancora non si è avuto il coraggio di affrontare. Libertà e coraggio di esprimere la veridicità di chi siamo necessitano di nitidezza e pulizia da ogni tossica scoria psico-emotiva. In questo modo ci si può re-inventare come esseri capaci di emanare frequenze armonizzanti. Ovviamente questo processo non è privo di sofferenza poiché tutto ciò che ha necessità di essere ripulito e diventare cristallino deve necessariamente passare dal Centro del cuore pulsante. È un processo che, seppur doloroso, crea un ponte aureo tra cuore fisico e cuore animico. Integrandosi l’un l’altro per risonanza, iniziano a cooperare per il bene comune e l’evoluzione di tutto il pianeta. A questo livello di espressione Giove viene declinato come qualità di Amore e Saggezza e si manifesta come accoglienza del cuore, forza guaritrice e espansività consapevole.

Rapporti planetari di Giove

  

 

Nel corso del suo attuale transito in Toro, oltre all’iniziale quadratura con Plutone, Giove verrà in contatto con altre forze planetarie.
A giugno 2023 dialogherà con Saturno in Pesci. In reciproca assonanza, i due Pianeti, hanno in serbo per noi grandi progetti se ci manteniamo in apertura con la loro emanazione. Diventare consapevoli della nostra gioia interiore e della volontà di esprimerla sarà utile per ricevere il loro messaggi.
Giove sarà retrogrado da settembre a dicembre e da quella posizione ancora parlerà a Saturno tramite il rapporto aureo di 72°, a ribadire che grazie alla nostra volontà possiamo diventare sempre più consapevoli della coscienza cristallina, la Coscienza Cristica che ci abita. E prima di uscire da Toro per entrare in Gemelli, Giove si metterà al servizio dei tre Pianeti transpersonali, Urano Nettuno Plutone (rispettivamente in congiunzione sestile e trigono), per donarci la conferma di proseguire il nostro cammino di Luce e mantenere i pensieri ben saldi nel Proposito Divino di rendere manifeste sulla Terra, Bellezza Amore e Armonia.

‘Sublimare’ la materia, la materia di cu siamo composti e in cui viviamo, è ciò che ci richiede questo transito di Giove in Toro.

Laura Bottagisio

Sublimazione – collage – laura bottagisio