Giove in Scorpione: il risveglio dell’anima

E allora silenziosamente
penetrare nel cuore delle cose
che è più che mai dentro noi stessi

E’ questo il messaggio che Giove ci invia nel suo passaggio in Scorpione, transito planetario che durerà circa un anno. Giove, pianeta della gioia e dell’abbondanza, è entrato in Scorpione in ottobre periodo in cui la Natura, nell’emisfero boreale dove l’Astrologia è nata, si racchiude in sé e pian piano non dà più segni di vita. Peccato che noi, uomini moderni, abbiamo perso quasi completamente il legame con il cuore della Terra che produce questi visibili mutamenti, essi sono proprio il segno tangibile della nostra ciclica trasformazione nel mondo della forma. La Materia, proprio perché tale, ha necessità di ri-generarsi in continuazione per poter accogliere e contenere le informazioni che provengono dal mondo sottile, sempre nuove e mai ripetitive.  Rigenerarsi significa concepire se stessi in modo nuovo, cosa per noi difficilissima finché non riusciamo a superare il tabù di ciò che chiamiamo ‘MORTE’.

I bollettini dei mass media ce la ricordano quotidianamente ‘….decine di morti sotto i bombardamenti….’  ‘….morti e feriti nell’ultimo attentato….’ ‘centinaia di morti nel terremoto di….’ . Uomini, adolescenti, donne, bambini, fette di umanità falciate dalla nostra totale dissonanza con la Legge dell’Amore che governa l’intero universo irrorandolo di armonia e fratellanza!
Eppure, sebbene la parola ‘morte’ entra giornalmente nelle nostre case attraverso tutti i mezzi di informazione, parlare della nostra morte è ancora un tabù insormontabile vissuto come qualcosa che ci attanaglia le viscere e ci crea la paura di vivere! Che ridondante contraddizione!
In questo periodo tutti noi abbiamo necessità di aprirci un varco in questo tabù e smantellarlo definitivamente. Solo così potremo comparire liberi di fronte a noi stessi, al nostro Io profondo.

L’Ombra- collage- L.Bottagisio

Lo Zodiaco, in quanto ruota del tempo, ci descrive questo processo come un importante passaggio alchemico in cui la morte, come noi la intendiamo, viene sconfitta per far sorgere al suo posto la trascinante forza di vita! Ciò che dobbiamo arrivare a comprendere è che…..la morte è vita! È il benefico Giove che ci accompagna in questa avventura da quando a ottobre ha lasciato Bilancia e si è tuffato in Scorpione, ed è la triade Vergine-Bilancia-Scorpione che grazie al passaggio di Giove può attivare questo processo di liberazione dalla paura di morire.

LO ZODIACO

La Ruota dello Zodiaco non è sempre stata composta da 12 segni. Anticamente era formata da otto elementi che segnalavano le otto fasi stagionali  –solstizi equinozi e punti intermedi- , poi acquisite dalla tradizione celtica in cu ogni passaggio prendeva il nome da una specifica divinità che gestiva l’energia di quel preciso momento e che i sacerdoti druidi onoravano. Grazie a quelle loro ritualità, i celti vivevano in totale connessione con le forze telluriche e celesti.

Con l’osservazione della volta celeste, gli antichi riscontrarono che il Sole nel suo percorso annuale, oltre a cambiare ritmicamente la sua declinazione, con la stessa ritmicità si allineava con precise stelle e transitava sempre negli stessi raggruppamenti di stelle. È proprio da quella osservazione che è nato lo Zodiaco vero e proprio, alle otto fasi se ne aggiunsero altri due per un totale di dieci che sono state poi denominate con lo stesso nome delle costellazioni. Mancavano all’appello ancora Vergine e Bilancia che furono aggiunte successivamente. Tutto questo avveniva in Mesopotamia, culla e origine dell’Astrologia che, sopravvissuta ad ogni tempesta e denigrazione, ancora oggi studiamo.

Fu così creato lo Zodiaco dei dodici segni, descrizione perfetta del divenire cosmico celeste visto dal punto di vista terreno. La simbiosi tra il cambiamento del percorso annuale del Sole all’orizzonte e il suo allineamento con le stelle è rappresentata quindi nella Ruota Zodiacale, strumento di misurazione della nostra trasformazione fisica e spirituale, della nostra evoluzione di coscienza che possiamo ‘monitorare’ interpretando il linguaggio simbolico planetario e zodiacale.

VERGINE e BILANCIA

La necessità di aggiungere due perle alla collana del tempo, denominate Vergine e Bilancia, nacque dall’esigenza dell’umana psiche di comprendere lo scopo della discesa dell’anima nella materia e, di conseguenza, il rilascio degli attaccamenti nel momento del ritorno animico nei piani sottili. Noi stiamo ora vivendo la fine del Kali Yuga, un’era materialista in cui la coscienza si è completamente annullata nella materia e dalla quale deve rinascere più splendente e luminescente di prima, questo è il gradino evolutivo che ora siamo chiamati a compiere e la triade sequenziale dei segni Vergine-Bilancia-Scorpione ce ne suggerisce la modalità.

Vergine è un segno di terra la cui funzione è quella di ancorare l’anima in un corpo fisico dove abiterà per l’intera esistenza. Grazie a quella forma, l’anima può sperimentare la sua individualità fondendosi con il ruolo scelto in quella vita e interpretandolo al meglio. Il glifo  descrive i tre abiti di cui l’anima si riveste, fisico mentale astrale, che la racchiudono nella forma.Ma quando la funzione Vergine di materializzazione diventa eccessiva, l’anima non ricorda più la sua origine celeste e si identifica completamente con la densità tridimensionale. Ecco che allora essa ha necessità di alleggerire, di prendere più spazio e farsi largo smantellando regole comportamentali ricorrenti. È il compito di Bilancia, segno d’aria, quello di riportare l’equilibrio e aprire la visuale facendo da perno tra il visibile territorio di Vergine e l’invisibile spazio di Scorpione. Sui due piatti di Bilancia viene pesata la leggerezza dell’anima; secondo un’antica ritualità egizia l’anima, per poter tornare nella sua dimora celeste, doveva pesare quanto una piuma a significare che ogni trasformazione può avvenire solo dopo aver rilasciato ogni attaccamento. Lo Zodiaco ci spiega che da Ariete a Vergine l’anima discende nella materia, con la Bilancia essa ricomincia a ‘risalire’ e a trascendere la forma pur vivendola.

GIOVE in SCORPIONE

Verso la Luce- collage – L.Bottagisio

È nella tappa successiva di Scorpione che l’anima prende definitivamente le distanze dal superfluo e dall’apparenza, cercando di abbandonare ogni legame coercitivo e incatenante.
Scorpione è un segno d’acqua e governa il mondo astrale abitato dalle emozioni. Il suo glifo e indica il rilascio delle tossine accumulate nei tre piani fisico-Vergine, mentale-Bilancia, emotivo-Scorpione. Solo allora possiamo rigenerarci e rinascere dalle ceneri del nostro vecchio ego per attivare e manifestare la nostra vera essenza il nostro Sé, l’IO SONO. La simbologia di morte/rinascita di Scorpione questo vuole indicarci: liberare l’anima dalle pastoie di una quotidianità vissuta senza gioia, e i simboli dei tre segni zodiacali in sequenza ci descrivono questo processo.

Secondo il metodo di lettura del codice astrologico elaborato da Lisa Morpurgo, ogni segno è governato da tre pianeti palesi e da un pianeta definito ‘in trasparenza’ che agisce cercando di apportare alla consapevolezza la virtù idonea a superare il condizionamento biologico insito nel segno stesso. Il condizionamento biologico di sopravvivenza di Scorpione è ‘io nascondo e mi nascondo’, da cui una certa propensione alla manipolazione e al raggiro per un accumulo che dà potere. Ma il pianeta che nello Scorpione agisce ‘in trasparenza’ è proprio il Sole, fonte di luce, di vita e di verità! Superare il condizionamento dell’accumulo del potere significa rinascere alla luce dell’anima e riappropriarsi del suo potere splendente che crea nella materia grazie alla connessione con l’invisibile mondo della Luce.

L’entrata di Giove in Scorpione è il traguardo di un periodo iniziato circa due anni fa quando il pianeta è entrato dapprima in Vergine e poi in Bilancia. Nel momento in cui a ottobre il Sole è entrato in Scorpione vi ha trovato Giove ad accoglierlo e della sua vibrante energia positiva e lucente si è vestito, è l’immagine del nostro cuore attivato da una luce nuova che lo rassicura ad aprirsi fiduciosamente alla vita. Giove transiterà nel segno per circa un anno intavolando conversazioni con le altre forze planetarie anch’esse in questo momento attive e di cui tratteremo nei prossimi articoli.
Quello che dapprima Giove ci invita a fare è entrare nell’ascolto del proprio silenzio poiché solo in quello spazio si può trovare il suono della nostra anima risvegliata. Siamo pronti a questa rinascita?

Laura Bottagisio,  ottobre 2017

           MIRACLE! – collage- L.Bottagisio

Laura Bottagisio

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